Il glossario della Logistica di ESSE: un elenco delle terminologie più comuni in uso nel mondo della logistica

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Scopri il vasto mondo della logistica scorrendo tra le categorie di maggior interesse. 

5S supply-chain: 5S è una semplice procedura per la gestione dell’ordine e pulizia delle postazioni di lavoro. Le 5S si riferiscono a cinque termini giapponesi che rappresentano le fasi principali della metodologia:

Seiri – Scegliere e Separare. Eliminare qualsiasi cosa che non serve nella postazione di lavoro;

Seiton – Sistemare e organizzare. Sistemare in modo efficiente gli strumenti, le attrezzature, i materiali, etc.;

Seison – Controllare l’ordine e pulizia creati;

Seiketsu – Standardizzare e migliorare. Mantenere l’ordine e la pulizia creati, cercare di migliorare ripetendo le fasi continuamente: Seiri, Seiton, Seison;

Shitsuke – Sostenere nel tempo. Imporsi disciplina e rigore per il prosieguo.

AGV (Automated/Automatic Guided Vehicle): Gli AGV sono veicoli senza guidatore attrezzati con dispositivi di guida automatica che seguono un percorso predefinito. Tipicamente utilizzati per collegare postazioni di lavoro all’interno di reparti produttivi, oggi gli AGVs trovano applicazione anche in magazzino per collegare magazzini AS/RS con baie di picking o aree di accumulo (per es. in spedizione), per stoccare direttamente su scaffale tradizionale o per caricare direttamente i camion in ribalta.

ALLOCAZIONE DELLE UDC A MAGAZZINO: si intende la collocazione di unità di carico all’interno dei sistemi di stoccaggio. Esistono tre criteri per collocare al meglio le unità di carico all’interno dei sistemi di stoccaggio.

  1. Allocazione a posti dedicati: a ciascun articolo si assegna una precisa postazione per un tempo determinato.
  2. Allocazione a posti condivisi: gli articoli possono essere allocati all’interno delle scaffalature in una qualsiasi postazione di stoccaggio.
  3. Allocazione a zone dedicate: è una soluzione ibrida tra le due precedenti. Il magazzino viene suddiviso in aree e le merci vengono ordinate per zone.

ANALISI ABC INCROCIATA: detta anche cross-analysis, è uno strumento di monitoraggio e analisi delle scorte di magazzino. Si tratta di uno schema di sintesi, che confronta valori di fatturato per articolo con i valori delle rimanenze di magazzino per articolo. La matrice permette in primis di evidenziare eventuali criticità in termini di disponibilità della merce, sia in eccesso (rischio di obsolescenza e magazzino a lento rigiro), sia in difetto (rischio di rottura di stock). Inoltre, ci fornisce delle linee guida di azione per fronteggiare questi potenziali squilibri.

ANALISI DI PARETO: si basa sulla regola 80/20, ovvero l’80% delle conseguenze (problemi o risultati) proviene dal 20% delle cause (fattori in gioco). Significa che concentrandoti su un numero ristretto di fattori o cause, che rendono critica una situazione, puoi ottenere i risultati migliori.

BARCODE: è il sistema di identificazione delle merci più diffuso al mondo. È costituito da una sequenza alternata di barre scure e chiare di diverso spessore.

CARRELLO ELEVATORE FRONTALE: comunemente conosciuto come “muletto”, è un carrello in grado di stoccare e movimentare pallet. E’ una macchina polivalente e flessibile; si usa per tutte le attività di magazzino, interne, esterne, per la movimentazione di testata e per lo stoccaggio.

CARRELLO RETRATTILE: è una macchina elettrica che esegue gli spostamenti, le inversioni di marcia e le operazioni di sollevamento ritraendo il montante, ossia spostandolo verso il baricentro della macchina. Grazie a questa caratteristica, il carrello retrattile risulta uno strumento più vantaggiosi rispetto al carrello elevatore frontale, dal momento che è pesante, può operare in corridoi più stretti e offre un maggiore rendimento.

CARRELLO TRILATERALE: è un carrello in grado di stoccare e movimentare pallet in maniera perpendicolare rispetto al suo senso di marcia. Grazie alle sue forche specifiche riesce ad inserire il pallet sia sulla destra sia sulla sinistra del carrello senza effettuare sterzate con la macchina. E’ una macchina specializzata per lo stoccaggio in scaffale, a spalle e correnti. Utilizzato prevalentemente per sfruttare al meglio lo spazio in magazzino.

COMMISSIONATORE: è un’evoluzione del transpallet e dei sollevatori elettrici che viene usato per efficientare le attività di preparazione degli ordini, dal momento che l’operatore accede ai comandi della macchina da un lato e al pallet o al carico dall’altro, snellendo in questo modo le operazioni di picking.

ERP (Enterprise Resource Planning): è la pianificazione delle risorse di un’impresa. Si tratta di un software di gestione che integra tutti i processi di business rilevanti di un’azienda quali vendite, acquisti, gestione magazzino, contabilità, ecc…

FIFO (First In First Out): in italiano“primo ad entrare, primo ad uscire”, rappresenta il metodo di transito in una coda di un qualsiasi oggetto. Il metodo FIFO rappresenta la modalità di immagazzinamento di oggetti fisici o virtuali in cui il primo oggetto introdotto è il primo ad uscire. 

IMBALLAGGIO: può essere inteso in due modi, come processo di confezionamento del prodotto o come oggetto tramite il quale si realizza il confezionamento stesso.

INDICE DI ROTAZIONE: esprime il numero di volte in cui, in un certo periodo di tempo, il materiale si “rinnova” o “ruota” in magazzino. È un indicatore indispensabile per una corretta gestione delle scorte ed è uno strumento versatile e potenzialmente al servizio di differenti aree aziendali quali il magazzino, il cost controlling, gli acquisti, ecc…

INVENTARIO DI MAGAZZINO: è l’elenco ordinato e dettagliato di tutti beni che un’azienda conserva nel proprio magazzino. I materiali vanno raggruppati per categorie omogenee per essere classificati e valutati in base alle loro caratteristiche. Il valore ottenuto verrà iscritto poi nel bilancio e rappresenterà per l’azienda una voce di costo che influisce sul risultato di esercizio. Fare un inventario fisico nel magazzino consiste quindi nel verificare che i livelli e le caratteristiche delle scorte coincidano con i dati che appaiono nel sistema informatico dell’azienda in un dato momento.

KANBAN: è un termine giapponese che letteralmente significa “cartellino” e nasce in Toyota nell’ambito del Toyota Production System. Il sistema kanban è sostanzialmente un sistema di controllo e miglioramento del flusso e delle scorte dei materiali nel processo produttivo. Il sistema permette di autoregolare il ritmo e la cadenza lungo le diverse fasi del processo produttivo al crescere o calare della domanda. Attraverso una semplice gestione a vista l’operatore è in grado di capire le quantità da produrre o da approvvigionare per i diversi prodotti gestiti a kanban. 

KPI (Key Performance Indicator): è un indicatore chiave di prestazione, ovvero una misura quantificabile che un’azienda utilizza per determinare in quale misura gli obiettivi prefissati operativi e strategici vengono raggiunti.

LAYOUT DI MAGAZZINO: è il modello grafico del magazzino stesso. Attraverso questo strumento è possibile capire la disposizione della merce all’interno dell’area, ottimizzare gli spazi e di conseguenza migliorare la produttività e ridurre gli sprechi.

LEAD TIME: in italiano “tempo di consegna”, è il parametro della logistica che si riferisce all’intervallo di tempo che impiega un’azienda per soddisfare una richiesta del cliente, e che si estende dalla realizzazione dell’ordine fino alla consegna delle merci. Può assumere significati diversi a seconda del tipo di impresa o del settore in cui si opera.

MAGAZZINO GENERALE: è una struttura realizzata e pensata per accogliere le merci in giacenza o in transito, senza una precisa targetizzazione. Qui vengono accettate e stoccate merci di ogni tipo.  Il magazzino generale può essere considerato come un hub di transito, la sosta intermedia delle merci tra il venditore e l’acquirente.

MAGAZZINO VERTICALE AUTOMATICO: è un sistema di stoccaggio e movimentazione di prodotti alloggiati all’interno di una struttura fatta a cassetti traslanti gestita da un software specializzato che, collegato al sistema informativo aziendale, permette di compiere tutte le operazioni di picking.

A forma di “torre”, è composto da tre colonne: una sul fronte, una sul retro e una centrale. La colonna centrale è quella in cui si muove l’elevatore che preleva e riposiziona i cassetti, invece quelle sul fronte e sul retro servono per riporre i cassetti.

MAPPATURA DEL MAGAZZINO: è la rappresentazione logica di un magazzino fisico attraverso la creazione di ubicazioni. Esistono due tipi di mappatura: mappatura a locazioni mobili o random e mappatura a locazioni fisse.

MATERIAL HANDLING: ovvero movimentazione dei materiali, è la disciplina che studia la movimentazione e lo stoccaggio dei materiali che si realizza nelle aziende manifatturiere e di distribuzione. Il fine è quello di rendere disponibile, attraverso l’impiego di opportuni metodi e strumenti, la giusta quantità del giusto materiale nel posto giusto, rispettando i tempi, le sequenze e le condizioni richieste e minimizzando il costo.

MUDA: dal giapponese “spreco”, indica un’attività dispendiosa e che quindi non aggiunge valore, oppure un’attività non produttiva.

PIAZZALE DI S/CARICO: è quell’area, vicina al magazzino, adibita alla manovra dei mezzi di trasporto al fine di effettuare il carico e/o lo scarico delle merci dei mezzi di trasporto stessi.

PICK TO LIGHT: è un sistema che supporta le operazioni di prelievo che consente di ridurre gli sprechi di tempo e, di conseguenza, di guadagnare efficienza in magazzino. La merce che si deve prelevare viene illuminata da una lucina. 

PUT TO LIGHT: è un sistema che agisce a supporto delle operazioni di smistamento. Il luogo nel quale riporre gli oggetti viene illuminato da una lucina.

PICKING: è una delle funzioni principali in tema di Logistica del magazzino. Letteralmente significa “selezionare”, nella pratica si tratta di un prelievo parziale del materiale da un’unità di carico di origine ad altre unità di carico, dopo essere stato ripartito. Questo tipo di “smistamento” materiale può avere come destinazione sia altri comparti interni al magazzino sia altre strutture.

SCAFFALATURE PER MAGAZZINO: sono attrezzature che rappresentano un elemento cardine per l’efficienza, la sicurezza e l’ergonomia di un magazzino. La loro progettazione, soprattutto dal punto di vista funzionale, deve essere molto accurata e coordinata con quella degli altri mezzi e sistemi di movimentazione e gestione che costituiscono la soluzione complessiva. Esistono 3 tipi di scaffalature: scaffalature per pallet, scaffalature per cassette o minuterie e scaffalature per carichi speciali.

SPAGHETTI CHARTS: è un grafico che rappresenta gli spostamenti di ogni singola procedura, informazione, movimentazione, sia essa di materiali che di personale,  che permette di migliorare e ottimizzare le performance di magazzino. L’obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, rendendo il lavoro decisamente più snello ed efficiente.

SUPERMARKET: in un sistema produttivo snello, cioè basato sui principi della Lean Production, viene chiamata supermarket quell’area dove sono posizionati i materiali gestiti a kanban. È uno strumento utile per limitare la sovrapproduzione, lo spreco più importante, in quanto autorizza il ripristino solo di ciò che è stato fisicamente consumato.

TRANSFER ORDER: è una modalità di vendita connessa all’industria produttrice. Consiste in una vendita svolta da un funzionario dell’azienda produttrice che dà un mandato a un ente intermedio, solitamente una centrale di acquisto o un grossista, di consegnare la merce e di emettere la relativa fattura. Uno dei vantaggi vantaggi del transfer order si fonda sulla possibilità di acquistare solo il numero di pezzi di cui si ha bisogno per reintegrare la quantità di prodotto necessaria, senza dover stoccare in magazzino quantità elevate di merci, come nel caso di un nuovo ordine a quantità standardizzate.

TRANSPALLET: è un carrello munito di due forche utilizzato nelle operazioni di movimentazione di pallet all’interno del magazzino. Il transpallet sfrutta la barra di trazione e, mediante un’azione di pompaggio (elettrica o manuale), permette di inforcare il bancale e spostarlo nel punto desiderato.

UNITÀ DI CARICO: è l’unità di base di stoccaggio e trasporto posizionata su un supporto o imballaggio modulare al fine di ottenere una movimentazione efficace. L’unità di carico che si andrà a stoccare in un magazzino influenza la scelta delle soluzioni logistiche e determina il progetto dell’impianto. 

VALUE STREAM MAPPING: è un metodo visivo  per creare una “fotografia in una pagina” di tutti i processi che avvengono in un’azienda, dal momento in cui un cliente effettua l’ordine al momento in cui gli viene consegnato nel luogo desiderato. L’obiettivo è quello di rappresentare i flussi dei materiali e delle informazioni attraverso tutta l’organizzazione ed individuare le attività a valore richieste per produrre e consegnare il prodotto al cliente.

WMS (Warehouse Management System): è un software di gestione magazzino o programma usato per controllare, coordinare e ottimizzare i movimenti, i processi e le fasi operative che si svolgono all’interno di un impianto, dalle funzioni più elementari (come il controllo delle scorte e delle giacenze), fino alle attività più complesse (gestione del ricevimento delle materie prime o sincronizzazione con i sistemi ERP).